Negli ultimi 10 anni , abbiamo visto affondare diversi franchise legati al personaggio di Spiderman, tutti validi sotto certi aspetti eppure mai in grado di farsi apprezzare come le pellicole dei colleghi Marvel. Con "Spiderman : Homecoming", l'amichevole spidey di quartiere ritorna finalmente al posto che gli appartiene ma saranno riusciti a realizzare un prodotto valido per i fan e il pubblico ?
"Spiderman : Homecoming" è molto diverso dai film precedenti, sembra quasi banale dirlo, ma è stato realizzato secondo i canoni di tutti i film del MCU, per cui non troveremo gli stessi virtuosismi registici e stilistici di Raimi, né la volontà di creare, spesso in maniera incoerente e forzata, un contesto narrativo più maturo e complesso dei recenti Amazing.
Premesso ciò, posso assicurarvi che Peter Parker, questa volta, è molto più fedele alla versione cartacea, una mente giovane e brillante, non particolarmente popolare
(ma non patetico o piagnucolone) ma chiacchierone e dotato di grande carisma e simpatica. Davvero complimenti a Tom Holland, per quanto non possa sembrarlo, il suo è un personaggio molto complesso, un ragazzo immaturo come chiunque altro che tenta "mascherare" il proprio senso di inadeguatezza e la propria inesperienza. L'intero film può essere visto come un primo passo per l'evoluzione del character che cerca disperatamente di trovare un posto nel mondo e dimostrare ai suoi mentori le proprie potenzialità. Un teen-movie supereroistico ? In parte, d'altronde le premesse erano quelle ed anzi mi aspettavo che le "crisi" adolescenziali fossero ancora più marcate. Invece, hanno saputo ben dosare il tutto, creando un prodotto coinvolgente e godibile per tutti nonostante le oltre due ore di durata.
A quanto pare, Tom ha dato tutto se' stesso per questo ruolo, cimentandosi anche in acrobazie e combattimenti in prima persona, perciò tanto di cappello, è stato quasi perfetto.
Per quanto riguarda il resto del cast, sia zia May che Tony Stark compaiono il giusto (i trailer sono stati fuorvianti). Tony fa le veci di zio Ben che risulta assente nel film: gli eventi narrati cominciano poco dopo i fatti di Civil War e gli sceneggiatori hanno ben pensato di evitarci la solita solfa del morso di ragno e del " da grandi poteri..". Iron Man è un mentore decisamente originale e poco presente nella vita di Spiderman eppure, le poco interazioni tra loro mi hanno colpito abbastanza. Ricordiamo che Tony è ancora scosso per quanto avvenuto con Captain America e deciso a ricostruire gli Avangers da zero, il suo scopo è dunque formare un supereroe che sia davvero tale, più in gamba e responsabile di lui . Inoltre è anche colui che gli fornisce il costume che userà nel corso del film e l'inventore di quello che ,probabilmente, indosserà in Infinity War : entrambi molto belli, dal design futuristico e dinamico.
Zia May ben interpreta il proprio ruolo, è la sola famiglia di Peter, il luogo di rifugio e confidenza e l'idea di impiegare un attrice ben più giovane del solito non sembra averla resa meno zia May di quanto ci si aspettasse.
Sui compagni di Peter poco da dire, nessuno di loro lascia il segno, sembrano un festival dello stereotipo senza profondità. Li rivedremo sicuramente quindi attendo prima di un giudizio definitivo.
Adesso mi sembra doveroso spendere due parole sull'elemento più sorprendente del film : il villain. Di solito, i film Marvel peccano proprio in questo, ma trattandosi di un personaggio giovane e conosciuto c'erano solo due modi di rendere interessante la pellicola : un antagonista con i cosiddetti o un intreccio narrativo brillante. Non hanno puntato sul secondo,per carità il film è scritto benissimo, ma non riserva molte sorprese e si porta avanti con semplicità e linearità. Il vero diamante è Michael Keaton, un attore dal comprovato talento che si esibisce in un performance magnifica dando spessore a un villain che sulla carta non prometteva nulla. L'avvoltoio é un personaggio ambiguo, con un ben definito background, uno scopo e motivazioni condivisibili e coerenti. Raramente avevamo visto qualcosa di simile, l'ho adorato anche dal punto di vista del design.
Dal punto di vista visivo, c'è poco da recriminare. Le scene d'azione sono poche ma ben girate e comprensibili, gli effetti grafici e , in generale, in modo in cui è stato reso Spiderman su schermo , sono di buon livello nonostante qualche pecca giustificabile dato il budget non molto elevato.
In definitiva, "Spiderman: Homecoming" non è il miglior film fatto finora sul personaggio ma non è un brutto film , tutt'altro : avere a che fare con un'icona popolare ed amata non è facile ma nel complesso è stato svolto un lavoro eccelso, rivolto ad un pubblico adolescenziale ma godibile per le tematiche più mature e il rapporto che si instaura tra Stark e Peter, aspetti apprezzati dai più grandicelli.
7.5/ 10
Grazie si aver letto! Trovate qui la pagina fb ufficiale.
"Spiderman : Homecoming" è molto diverso dai film precedenti, sembra quasi banale dirlo, ma è stato realizzato secondo i canoni di tutti i film del MCU, per cui non troveremo gli stessi virtuosismi registici e stilistici di Raimi, né la volontà di creare, spesso in maniera incoerente e forzata, un contesto narrativo più maturo e complesso dei recenti Amazing.
Premesso ciò, posso assicurarvi che Peter Parker, questa volta, è molto più fedele alla versione cartacea, una mente giovane e brillante, non particolarmente popolare
(ma non patetico o piagnucolone) ma chiacchierone e dotato di grande carisma e simpatica. Davvero complimenti a Tom Holland, per quanto non possa sembrarlo, il suo è un personaggio molto complesso, un ragazzo immaturo come chiunque altro che tenta "mascherare" il proprio senso di inadeguatezza e la propria inesperienza. L'intero film può essere visto come un primo passo per l'evoluzione del character che cerca disperatamente di trovare un posto nel mondo e dimostrare ai suoi mentori le proprie potenzialità. Un teen-movie supereroistico ? In parte, d'altronde le premesse erano quelle ed anzi mi aspettavo che le "crisi" adolescenziali fossero ancora più marcate. Invece, hanno saputo ben dosare il tutto, creando un prodotto coinvolgente e godibile per tutti nonostante le oltre due ore di durata.
A quanto pare, Tom ha dato tutto se' stesso per questo ruolo, cimentandosi anche in acrobazie e combattimenti in prima persona, perciò tanto di cappello, è stato quasi perfetto.
Per quanto riguarda il resto del cast, sia zia May che Tony Stark compaiono il giusto (i trailer sono stati fuorvianti). Tony fa le veci di zio Ben che risulta assente nel film: gli eventi narrati cominciano poco dopo i fatti di Civil War e gli sceneggiatori hanno ben pensato di evitarci la solita solfa del morso di ragno e del " da grandi poteri..". Iron Man è un mentore decisamente originale e poco presente nella vita di Spiderman eppure, le poco interazioni tra loro mi hanno colpito abbastanza. Ricordiamo che Tony è ancora scosso per quanto avvenuto con Captain America e deciso a ricostruire gli Avangers da zero, il suo scopo è dunque formare un supereroe che sia davvero tale, più in gamba e responsabile di lui . Inoltre è anche colui che gli fornisce il costume che userà nel corso del film e l'inventore di quello che ,probabilmente, indosserà in Infinity War : entrambi molto belli, dal design futuristico e dinamico.
Zia May ben interpreta il proprio ruolo, è la sola famiglia di Peter, il luogo di rifugio e confidenza e l'idea di impiegare un attrice ben più giovane del solito non sembra averla resa meno zia May di quanto ci si aspettasse.
Sui compagni di Peter poco da dire, nessuno di loro lascia il segno, sembrano un festival dello stereotipo senza profondità. Li rivedremo sicuramente quindi attendo prima di un giudizio definitivo.
Adesso mi sembra doveroso spendere due parole sull'elemento più sorprendente del film : il villain. Di solito, i film Marvel peccano proprio in questo, ma trattandosi di un personaggio giovane e conosciuto c'erano solo due modi di rendere interessante la pellicola : un antagonista con i cosiddetti o un intreccio narrativo brillante. Non hanno puntato sul secondo,per carità il film è scritto benissimo, ma non riserva molte sorprese e si porta avanti con semplicità e linearità. Il vero diamante è Michael Keaton, un attore dal comprovato talento che si esibisce in un performance magnifica dando spessore a un villain che sulla carta non prometteva nulla. L'avvoltoio é un personaggio ambiguo, con un ben definito background, uno scopo e motivazioni condivisibili e coerenti. Raramente avevamo visto qualcosa di simile, l'ho adorato anche dal punto di vista del design.
Dal punto di vista visivo, c'è poco da recriminare. Le scene d'azione sono poche ma ben girate e comprensibili, gli effetti grafici e , in generale, in modo in cui è stato reso Spiderman su schermo , sono di buon livello nonostante qualche pecca giustificabile dato il budget non molto elevato.
In definitiva, "Spiderman: Homecoming" non è il miglior film fatto finora sul personaggio ma non è un brutto film , tutt'altro : avere a che fare con un'icona popolare ed amata non è facile ma nel complesso è stato svolto un lavoro eccelso, rivolto ad un pubblico adolescenziale ma godibile per le tematiche più mature e il rapporto che si instaura tra Stark e Peter, aspetti apprezzati dai più grandicelli.
7.5/ 10
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